"Non esistono proprie montagne, si sa, esistono però proprie esperienze. Sulle montagne possono salirci molti altri,ma nessuno potrà mai invadere le esperienze che sono e rimangono nostre". - Walter Bonatti


venerdì 5 dicembre 2014

La chiamavano vanità!



Abbiamo dovuto lasciar passare una settimana.
Prima avremmo potuto semplicemente riportare quello che Luca Pandolfi è venuto a raccontarci di sè giovedì scorso alla presentazione delle attività invernali della sottosezione. Ma avremmo rischiato di scivolare in una descrizione da bollettino parrocchiale.
E invece diciamocelo!
Vedere quel pezzo d’uomo, con qualche capello argentato che spunta qua e là nella folta chioma, con una dialettica semplice ma che sorridendo surfa sui visi stupefatti di una platea che straborda all’interno della sala stemmi del Monte dei Cappuccini ci obbliga ad una settimana di silenziosa clausura.
Anche perché il suo modo di raccontare la montagna e le sue avventure in fuoripista con la sua tavola da snowboard è spontaneamente accattivante.
E saranno le foto e i video delle sue discese impossibili che scorrono alle sue spalle, sarà la bravura di Linda nel guidarlo nel suo discorrere, sarà la regia di Elena a cui nulla sfugge… ma il racconto rapisce chi lo ascolta.
E un po’ ci viene voglia di pensare anche solo per un momento di essere al suo posto. Per un istante siamo insieme a lui a scendere - sci o tavola ai piedi - quella coltellata bianca nel roccioso versante italiano del Bianco che è il canale della Sentinella Rossa o a galleggiare sulla “spinosa” parete a 50° del Sangri-là, dove anche Jeremy Jones è caduto.
Solo a freddo ritorna alla mente l’emozione che ci ha regalato la funivia che da Chamonix porta all’Aguille du Midì, a quanto il solo vedere dall’alto la traccia della Mallory ci susciti più emozione dell’impronta di Amstrong sulla luna. La Mallory che appunto Pandolfi tratta alla stregua di un facile allenamento.
E allora vada per le nostre gite di scialpinismo fuoriporta, per il nostro freeride della domenica… e accontentiamoci del piacere di vedere i video di questi pazzi scatenati.
E di rimanere a bocca aperta quando ci raccontano le loro avventure.

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