"Non esistono proprie montagne, si sa, esistono però proprie esperienze. Sulle montagne possono salirci molti altri,ma nessuno potrà mai invadere le esperienze che sono e rimangono nostre". - Walter Bonatti


domenica 28 giugno 2015

L'inferno dell'Infernet! (Mtb)

I 21 sucaini capitanati da Stefano e Guido si arrampicano sui tornanti della strada militare che da Monginevro sale al Gondrand, ma è solo in cima che comincia la festa.
Dal grande abbeveratoio de la Cochette un sentiero in sigle track parte prima su prato e poi viene inghiottito dal bosco: sono mille curve in un forsennato susseguirsi di tornantini divertenti e mai esposti.
In prima linea Norberto, 13 anni, che da del filo da torcere per stargli al passo.
Una breve pausa nei pressi dei ruderi di Clot de l'Infernet (1948) e si rientra nell'andirivieni di curve, fino a raggiungere una pista forestale sassosa e di qui un antico canale irriguo.

Peccato che poi sotto il sole cocente ci sia da risalire ancora circa 300 metri di dislivello prima di arrivare di nuovo a Monginevro.
Ma ne vale la pena: i  due condottieri hanno organizzato una grigliatona che definire memorabile è ancora sminuirla.


sabato 20 giugno 2015

In cima alla Gervasutti!



Eddai... qualcuno farò subito il precisino, appena letto il titolo: "...la Gervasutti non è una cima, ma una capanna, un bivacco, chiamatelo come volete... ma non si arriva in cima".
E invece no!
Mai ci fu titolo più azzeccato!

La classicissima della programmazione estiva della Sucai, la gita sociale che dai 1650 di Lavachey sopra Courmayeur porta ai 2.880 della capanna Gervasutti comincia sotto i migliori auspici: 25 partecipanti e un meteo tutto sommato abbordabile.
Di neve ce n'è poca, in compenso di pietre ce ne sono finché si vuole. La salita come si sa è impegnativa. Qualche fissa per aiutare e qualche scivolone sulla parte alta innevata, tanto per evitare i ramponi.
I primi arrivano in 3h mentre dal cielo nuvoloso cade un po' di neve, gli altri li seguono alla spicciolata.
Poi scatta l'idea di arrivare fino in cima... alla Capanna... e le foto ne sono la riprova.
Giusto il tempo di un panino e un caffè (e si, grazie ad Elena che ha rimpinguato le esigue riserve del bivacco) e poi giù, dapprima a scivolare sulle lingue di neve e poi per il sentiero, così come da manuale.


domenica 7 giugno 2015

A ferro e fuoco!!! (Via ferrata Nito Staich)

E' il Biellese la meta degli arrampicatori sucaini che si cimentano come da tradizione nella ferrata.
La destinazione è la via Nito Straich, sopra il santuario di Oropa sotto la funivia che porta al Mucrone.
A condurre le danze in questa giornata calda sulle rocce esposte a sud è il solito Giachi, che guida il gruppo dei 15 sucaini.
In chiusura il Bongio, special guest della giornata.