"Non esistono proprie montagne, si sa, esistono però proprie esperienze. Sulle montagne possono salirci molti altri,ma nessuno potrà mai invadere le esperienze che sono e rimangono nostre". - Walter Bonatti


mercoledì 4 febbraio 2015

Una notte da leoni!

Come ogni predatore che si rispetti, anche il Sucaino attende paziente e guardingo il momento propizio per saltare sulla sua preda per primo. Incurante del freddo, della spasmodica attesa, del buio della notte, il Sucaino doc si concentra solo sul proprio obbiettivo per lanciarcisi sopra.
E il momento è arrivato.
La nevicata copiosa che sta cadendo è manna per lo scialpinista, specie dopo una prima parte di stagione in rigorosa carestia.
E allora la notturna diventa l'occasione attesa da mesi.
E chissenefrega se bisogna mettere le catene alle ruote, se la vista in mezzo alla neve non è da cartolina e se sciare di sera toglie qualche ora di sonno.
Venti, trenta cm di powder intonsa sopra la pista del Frais sono una preda troppo ghiotta e spingono i trenta sucaini come una molla su per i 700 metri di dislivello che portano a Pian Mesdì. Di qui non resta che spellare e trovare la traccia giusta per lanciarsi giù, in mezzo ad una nevicata spettacolare a tritare tutto il tritabile.
La cena al ristorante Belvedere è il degno corollario della serata.


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