"Non esistono proprie montagne, si sa, esistono però proprie esperienze. Sulle montagne possono salirci molti altri,ma nessuno potrà mai invadere le esperienze che sono e rimangono nostre". - Walter Bonatti


domenica 28 giugno 2015

L'inferno dell'Infernet! (Mtb)

I 21 sucaini capitanati da Stefano e Guido si arrampicano sui tornanti della strada militare che da Monginevro sale al Gondrand, ma è solo in cima che comincia la festa.
Dal grande abbeveratoio de la Cochette un sentiero in sigle track parte prima su prato e poi viene inghiottito dal bosco: sono mille curve in un forsennato susseguirsi di tornantini divertenti e mai esposti.
In prima linea Norberto, 13 anni, che da del filo da torcere per stargli al passo.
Una breve pausa nei pressi dei ruderi di Clot de l'Infernet (1948) e si rientra nell'andirivieni di curve, fino a raggiungere una pista forestale sassosa e di qui un antico canale irriguo.

Peccato che poi sotto il sole cocente ci sia da risalire ancora circa 300 metri di dislivello prima di arrivare di nuovo a Monginevro.
Ma ne vale la pena: i  due condottieri hanno organizzato una grigliatona che definire memorabile è ancora sminuirla.


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